Caio e Pollo: storia di due micioni quasi uguali

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Caio e Pollo: storia di due micioni quasi uguali

Category : News , Storie a lieto fine

Caio e Pusillipo (ora Pollo) sono arrivati a ENPA Milano nel periodo di primavera/estate 2012, entrambi cuccioli, randagi e soccorsi in una situazione di estremo pericolo: Caio era caduto nel vano dell’ascensore di una chiesa, Pusillipo era rimasto incastrato nel motore di un’automobile. Coetanei e molto simili di aspetto, i due gatti, complice il forte trauma subito da piccoli e la vita da randagio, hanno impiegato diverso tempo ad abituarsi all’uomo e, anche dopo anni, si sono sempre dimostrati un po’ timorosi nei confronti delle persone nuove. Tra di loro, però, hanno sin da subito stretto un legame quasi simbiotico, tanto che non abbiamo voluto darli in adozione a nessuno fino a quando non avessimo trovato qualcuno disposto ad adottarli insieme.

Quel momento si è concretizzato a settembre 2015. E abbiamo voluto che fosse Serena, l’adottante, a raccontarlo in prima persona.

È finita l’estate e io vorrei tanto adottare due mici, due gatti adulti, qualcuno con meno fortuna degli altri e ancora senza famiglia. Così mi metto in contatto con l’Enpa di Milano e subito mi parlano di due gattoni ospiti ormai da troppo tempo, Caio e Pusillipo. “Molto paurosi”, mi dicono. “Sempre in allarme”.
Eh no, penso. Va bene adulti, ma almeno che siano un po’ affettuosi! Decido comunque di andare a conoscerli. Sono 3 anni che stanno in Enpa, e ora sono in una piccola stanzetta, vivono insieme. Mi siedo per terra al centro della stanza, loro sono nascosti. Aspetto. Non parlo. Cerco di fare meno rumore possibile. Piano piano escono dai loro nascondigli e iniziano a guardarmi da lontano. Non sono fratelli ma sono uguali, fanno proprio sorridere messi vicini, sembrano due fotocopie. Caio lentamente si avvicina, mi annusa, si struscia, si butta per terra a pancia in su e fa le fusa. Pusillipo è più circospetto ma molto curioso, mi gira intorno. Dopo quella sera torno altre due volte da loro: la prima ci gioco un po’ e inizio a distinguerli e riconoscerli, la seconda me li porto a casa.

Così il 25 settembre inizia questa avventura. Un’avventura che richiede tanta pazienza, attenzione e affetto. Caio e Pollo (Pusillipo subito diventa “POsillipo” e, in un attimo, “Pollo”) sono molto spaventati, ogni rumore o movimento li mette in allerta. Ma con il passare dei giorni la paura e il disorientamento lasciano lentamente spazio alla curiosità e alla voglia di coccole. Sono passati più di 4 mesi e Pollo ormai è la mia ombra, ovunque io vada lui mi segue, in cucina, sul divano, in bagno, a dormire, a vedere la tv. Caio è ancora un po’ solitario, fa fatica a lasciarsi andare, a rilassarsi, anche se inizia ad avventurarsi con Pollo in giro per la casa e quando è ora di dormire pretende almeno 10 minuti di coccole sulla testa, sotto il mento, sulla schiena, sulla coda, ancora sulla testa, ecc.
Vedere ogni giorno i piccoli passi avanti e le conquiste che facciamo insieme e conoscere piano piano i loro caratteri è bellissimo. Se ripenso ai due gatti un po’ soli che ho visto per la prima volta all’Enpa, che non riuscivo a distinguere e che mi spiavano tenendo le distanze, davvero non riesco a credere che siano gli stessi che tutte le sere fanno la pasta sulle mie gambe prima di addormentarsi accanto a me.

Serena F.

Aiutateci a trovare casa a molti altri animali come Caio e Pollo: donazioni.enpamilano.org

 

 

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