Pochi gesti criminali verso gli animali sono inquietanti e pericolosi come lo spargimento di sostanze tossiche per avvelenarli, infatti usare bocconi ed esche avvelenate è un crimine che può avere conseguenze letali per uomini e animali. Un gesto vigliacco, indiscriminato che può colpire ogni essere vivente, dal bimbo al cane, dal rapace alla volpe lasciandoli senza possibilità di difesa.
Le leggi
Esistono molte normative che possono risultare violate dalla detenzione, spargimento e utilizzo di bocconi avvelenati o esche mortali. Di seguito elenchiamo le principali leggi in materia:
Codice Penale
• Articolo 544 bis e ter – Uccisione e maltrattamento di animali (viene punito anche il solo tentativo)
• Articolo 638 – Uccisione e danneggiamento di animali altrui
• Articolo 674 – Getto pericoloso di cose
• Articolo 727 bis – Uccisione, distruzione, cattura, prelievo, detenzione di esemplari di specie animali o vegetali selvatiche protette (solo su determinate specie)
• Articolo 440 – Adulterazione o contraffazione di sostanze alimentari
Leggi speciali
• Legge 157/92 “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio” e successive modificazioni – Uso di mezzi non consentiti e divieto di detenzione di esche e bocconi avvelenati
Il Ministero della Salute nel 2008 ha promulgato un’ordinanza, un provvedimento urgente e contingente che ribadiva il divieto di utilizzo di esche e bocconi avvelenati, regolamentando sia l’impiego delle sostanze tossiche per usi “leciti”, come le derattizzazioni, sia gli obblighi delle amministrazioni pubbliche in caso di ritrovamento di bocconi avvelenati e quelli dei veterinari, anche privati, in caso di sospetto avvelenamento di animali. Un provvedimento tampone che doveva costituire il preludio per una legge organica che regolamentasse in modo definitivo la materia, al fine di evitare pericoli per uomini e animali. Questa previsione non si è mai concretizzata e quindi nel tempo l’ordinanza, con alcune modifiche, è stata prorogata di anno in anno, pur nella consapevolezza di usare uno strumento giuridicamente sbagliato.
Si è poi giunti al mese di giugno del 2016 quando è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il testo della nuova ordinanza per contrastare lo spargimento di esche e bocconi avvelenati. Di seguito il testo completo: 2016-06-13 Ordinanza bocconi avvelenati (002).
Materiale informativo
Materiali relativi al convegno “Bocconi ed esche avvelenate come pericolo per la società”, 28-29 aprile 2016
Paola D’Amico, giornalista del Corriere della Sera, Gli avvelenamenti: un fenomeno in crescita
Rosario Fico, Responsabile del Centro di Referenza Nazionale per la Medicina Forense Veterinaria presso Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana, Analisi dei dati: casi da serial killer
Rosario Fico, Responsabile del Centro di Referenza Nazionale per la Medicina Forense Veterinaria presso Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana, Sulla scena del crimine: tecniche di ingresso e costruzione dell’indagine
Irene Franco, Direttore Sanitario della Clinica Veterinaria di ENPA Milano, Interventi urgenti in caso di avvelenamento di animali
Liliana Mauri, Ufficiale di Polizia Locale di Milano, Responsabile dell’Unità Tutela Ambiente e GEV, Responsabile Unità Ecologia e Tutela Animali, L’attività dell’Unità Tutela Animali della Polizia Locale: focus su Milano
Alessandro Quercioli, già Comandante del Corpo di Polizia Provinciale di Firenze e attuale Capo Nucleo Guardie Zoofile di ENPA Firenze, Come si contrasta il fenomeno: l’esperienza della Polizia Provinciale di Firenze
Altri materiali
AAVV, Manuale delle attività investigative per i reati contro la fauna