Cinghiale caduto nel Naviglio ucciso con una fucilata: ENPA Milano chiede spiegazioni!

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Cinghiale caduto nel Naviglio ucciso con una fucilata: ENPA Milano chiede spiegazioni!

ENPA Milano chiede che siano date delle spiegazioni su quanto accaduto questa mattina, quando un cinghiale caduto nelle acque del Naviglio Grande è stato abbattuto con una fucilata.

“Erano presenti agenti della Polizia Locale, Carabinieri e Sommozzatori del Nucleo Fluviale dei Vigili del Fuoco al tentativo di salvataggio dell’animale, ma improvvisamente si è sentito uno sparo molto forte e presumiamo l’abbiano abbattuto, davanti a tutte le persone che assistevano e guardavano questa scena terribile, adulti e bambini” È questo il racconto di una delle persone presenti al momento sul posto. Il suo racconto continua così “Qualcuno dei presenti ha cominciato a urlare, a chiedere spiegazioni, ma nessuno dei soccorritori ha risposto. Potevano imbragarlo e tirarlo su senza necessariamente ucciderlo. Vorrei che fosse fatta chiarezza su questa cosa.”

“Queste situazioni purtroppo non dovrebbero accadere” sottolinea Ermanno Giudici presidente di ENPA Milano “E’ inaccettabile che in condizioni simili non fosse presente almeno un veterinario per cercare di sedare prima l’animale per poi recuperarlo e portarlo a terra. Vogliamo che ci vengano date delle spiegazioni su quanto realmente accaduto e capire perché è stato deciso di intervenire con questa modalità, in pieno centro cittadino. Potevano essere adottati mezzi meno cruenti soprattutto per l’animale, ma anche per la presenza di tutte quelle persone, costrette ad assistere a un pessimo epilogo. C’è necessità che, in caso di intervento su fauna selvatica di grandi dimensioni, vi sia una sinergia operativa rapida fra Vigili del Fuoco, che fanno sempre del loro meglio, Polizia Metropolitana e un veterinario.”

Inizialmente i cinghiali caduti nel Naviglio erano due e forse erano le 6 del mattino quando questo è avvenuto. Nell’inutile tentativo di uscire da solo dalle acque uno dei due è morto probabilmente per un infarto, per lo sforzo immane che ha dovuto compiere per cercare di risalire gli argini in quel punto troppo alti.

 

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Nuovo piano di contenimento delle nutrie 2020_2022: “Qualche segnale positivo grazie all’intervento di ENPA Milano!”

La Città Metropolitana ha redatto il piano triennale per il contenimento delle popolazioni di nutria sul territorio milanese, dopo che ENPA Milano aveva più volte richiesto la convocazione del tavolo programmatico su questa problematica, come previsto dalla legge.

ENPA non può condividere i piani di abbattimento delle nutrie perché oramai, a distanza di decenni, si può affermare con certezza che, non soltanto non contribuiscano a contrarre la presenza e l’espansione della specie, ma bensì l’esatto contrario. Dando luogo anche a una serie di estensioni e abusi, rispetto al dettato normativo, che richiedevano quantomeno di essere corretti.

“Fatta questa doverosa premessa, dobbiamo dare atto del recepimento da parte della Città Metropolitana dei suggerimenti apportati da parte di ENPA Milano al ‘Tavolo di coordinamento metropolitano’ e di cui si è tenuto conto nella stesura di questo documento” ha commentato Ermanno Giudici presidente di ENPA Milano. “Sono in via principale richieste di interventi sull’ambiente fortemente voluti dalla nostra associazione e che sono stati indicati nel piano triennale, sperando che possano essere realmente attuati, in una strategia di lungo periodo che aumenti la resilienza ambientale, per contrastare l’espansione piuttosto che inutili abbattimenti. Per questo appare importante che siano state indicate come misure importanti le seguenti attività:

  • creare fasce di rispetto lungo i corsi d’acqua, evitando di spingere le colture fino a ridosso dei corsi (la nutria sembra sfruttare una fascia ristretta attorno ai corsi d’acqua, non allontanandosi troppo da questi);
  • prevedere e/o modificare le inclinazioni dei pendii e quelli degli argini, al fine di rendere l’ambiente circostante sfavorevole allo scavo di tane da parte di animali, ovviamente compatibilmente con i vincoli ambientali e paesaggistici di riferimento.”

“Altro argomento di grande contrasto al piano triennale inizialmente proposto” continua Ermanno Giudici “era la necessità di limitare l’operatività nell’attività di abbattimento delle nutrie esclusivamente a specifiche figure abilitate.

Nel piano approvato l’intervento per il contenimento è consentito solo in capo a queste figure:

  • gli Agenti Provinciali;
  • gli Agenti di Polizia Locale con licenza per l’esercizio venatorio;
  • le Guardie Forestali;
  • i proprietari o conduttori di fondi agricoli, sui quali si attuano i piani medesimi, in possesso di porto d’armi ad uso venatorio e con copertura assicurativa in corso di validità.

In un recente passato ENPA Milano aveva realizzato opuscoli informativi atti a diffondere una cultura di conoscenza e rispetto nei confronti di questo animale, per informare le diverse categorie e con differenti tipologie di contenuti. Anche per sfatare il dato di una supposta pericolosità sanitaria derivante dalla nutria che non trova alcun riscontro nella letteratura scientifica.

Il nuovo piano ha accolto le osservazioni di ENPA, mirate almeno a ottenere il puntuale rispetto della normativa. Forse per la prima volta in Italia si può parlare di una programmazione sulla quale ENPA non concorda, ma che almeno è pienamente all’interno del quadro delle leggi che regolano questa materia. Sperando che arrivi un tempo in cui si capisca che la gestione faunistica fatta a fucilate non ha portato mai risultati concreti.”

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Appello di ENPA Milano: “Lavoriamo per il benessere degli animali. Aiutateci ad aiutarli facendo anche voi la vostra parte!”

“Stiamo facendo il possibile per continuare a garantire assistenza ad animali in difficoltà, ma il nostro personale è ridotto allo stremo” ha dichiarato Ermanno Giudici Presidente di ENPA Milano “Stiamo lavorando con un numero di operatori ridotto rispetto alle reali necessità del periodo, per rispettare le direttive contro il possibile contagio da COVID e su turni estenuanti.

A questo aggiungiamo anche che in questo periodo con la primavera inoltrata e l’estate ormai alle porte, nonostante la quarantena di molti di noi, iniziano ad aumentare gli animali soccorsi e i loro ricoveri presso la nostra sede.” aggiunge Giudici.

“Per questi motivi chiediamo ai cittadini di collaborare affinché i nostri operatori non accumulino lavoro aggiuntivo che in questo periodo può e deve essere evitato.

Vi diamo di seguito alcune raccomandazioni importanti da seguire:

  • Dopo che gli animali in difficoltà sono stati recuperati e ricoverati, il segnalante non deve assolutamente chiamare per saperne lo stato di salute: evitiamo di distogliere gli operatori e i veterinari dal loro lavoro e che sicuramente, siatene certi, faranno il possibile per garantire benessere agli animali soccorsi;
  • Salvo casi di necessità e cioè nello specifico, di animali in difficoltà da soccorrere, per tutte le altre tipologie di richieste inviate una e-mail a info@enpamilano.org e non telefonate; sarà nostra premura rispondere;
  • Per tutto ciò che concerne richieste inerenti agli animali legate alla situazione di pandemia dovuta al coronavirus e alla loro gestione, potete consultare il vademecum dell’ENPA e che troverete all’indirizzo: https://www.enpamilano.org/wp-content/uploads/2020/04/2020_04_14-vademecum-aggiornato-al-10-aprile.pdf . Questo vademecum raccoglie le domande più frequenti ricevute al nostro centralino. Per eventuali casi particolari che non rientrano nelle risposte che troverete nel nostro vademecum inviate una richiesta via emali a info@enpamilano.org , evitando di sovraccaricare telefonando al nostro personale in servizio presso la struttura dove si trovano gli animali ricoverati da accudire. Il vademecum è costantemente aggiornato secondo le modifiche disposte dalle Autorità;
  • In caso di segnalazioni di presunto maltrattamento su animali, cercate in prima istanza di rivolgervi alla Polizia Locale del vostro comune di appartenenza, per una richiesta di intervento.

La nostra sezione vive del supporto economico che i cittadini ci garantiscono: in questo momento difficile per la nostra società le donazioni sono crollate. Non chiediamo di sacrificarsi a chi già vive questo periodo con estrema difficoltà, ma le persone che sono in grado di farlo sappiano che ogni aiuto è prezioso. Chiediamo quindi, se volete essere di aiuto, di sostenere anche con una piccola donazione il nostro lavoro, che ENPA Milano porta avanti solo con le sue forze, non avendo convenzioni o finanziamenti pubblici.

Per chi volesse aiutarci il nostro IBAN è: IT79W0521601628000004460983 oppure, per altre tipologie di versamento consultate il nostro sito: www.enpamilano.org : non dimenticatevi di noi!”

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Cavallo travestito da unicorno: fenomeno da baraccone per motivazioni economiche.

Difendere i diritti è in generale un’ottima cosa: meno quando per farlo ci si dimentica dei diritti degli animali e li si usa come fenomeni da baraccone per motivazioni economiche.
Questo cavallo travestito da unicorno era già stato visto qualche giorno fa al Parco Sempione e successivamente in altre via milanesi.
Si trattava di un lancio promozionale studiato per il Pride da una nota azienda ma che purtroppo, come spesso accade, per ottenere più coinvolgimento mediatico, ha utilizzato un animale.
Solo pubblicità, travestita per l’occasione a tutela dei diritti umani.

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Alla Scala come al circo, cavalli in scena per la prima del 7 dicembre

“Abbiamo appreso che anche quest’anno, durante la rappresentazione dell’opera Attila di Giuseppe Verdi alla Scala di Milano, saranno portati sul palco due cavalli” ha commentato Ermanno Giudici presidente ENPA Milano “nonostante in passato la presenza degli animali durante gli spettacoli sia stata già ampiamente criticata da ENPA e non soltanto “.

Inizia così la lettera che il presidente dell’associazione animalista milanese ha inviato al Sovrintendente della Scala, al regista dell’opera e alle istituzioni del comune di Milano, per chiedere di sospendere l’ennesimo utilizzo di animali sul palco scaligero.

Dopo l’orso utilizzato per lo spot della Mercedes, trasferito a Milano dall’Ungheria, anche l’utilizzo dei cavalli per una manifestazione teatrale dimostra che purtroppo non si presta ancora abbastanza attenzione alla tutela dei diritti degli animali.

“Gli spettacoli con l’uso di animali, seppure nel caso dello spettacolo teatrale siano cavalli abituati con l’uomo, sono oramai fuori dal tempo e non hanno il gradimento della parte più attenta dell’opinione pubblica” prosegue Ermanno Giudici.

“Peraltro non può sfuggire quanto un palco come quello del teatro meneghino sia davvero inopportuno, pericoloso e possibile fonte di maltrattamenti per gli animali oltre che dell’incolumità delle persone presenti durante la rappresentazione”.

Proprio per questo motivo lo stesso appello è stato rivolto anche al Questore e al Prefetto di Milano, sottolineando il fatto che l’omissione di un provvedimento di cautela a difesa delle persone che saranno presenti, potrebbe portare a incidenti ben più gravi.

 

All.to: Lettera di protesta per utilizzo cavalli alla Scala di Milano CLICCA QUI

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